Il giovane Holden

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Il giovane Holden
Il giovane Holden Book Cover Il giovane Holden
Supercoralli
J. D. Salinger
Romanzo
Einaudi
2014
cartaceo
264

Sono passati cinquant'anni da quando è stato scritto - quaranta dall'uscita in Italia -ma quell'ansia, cosí magistralmente colta da Salinger dialogando con i piú giovani, ci è ancora vicinissima. Continuiamo a vederlo, Holden Caulfield, con la sua aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e la sua «infanzia schifa» e le «cose da matti che gli sono capitate verso Natale», dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Siccome non lo sappiamo con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a «exemplum vitae», e ciò ne ha decretato l'immenso successo che dura tuttora. È fuor di dubbio, infatti, che Salinger abbia sconvolto il corso della letteratura contemporanea influenzando l'immaginario collettivo e stilistico del Novecento, diventando un autore imprescindibile per la comprensione del nostro tempo.
In Italia, parte della sua fortuna il romanzo la deve alla traduzione di Adriana Motti. Holden come lo conosciamo noi non potrebbe scrollarsi di dosso i suoi «e tutto quanto», «e compagnia bella», «e quel che segue» per tradurre sempre e soltanto l'espressione «and all». Né chi lo ha letto potrebbe pensarlo denudato del suo slang fatto di «una cosa da lasciarti secco» o «la vecchia Phoebe». A distanza di quarant'anni dall'edizione italiana, Einaudi ripropone Il giovane Holden, a celebrare uno dei grandi libri del Novecento che tanto ha ancora da dire negli anni Duemila.

Il giovane Holden è uno dei romanzi più famosi del ‘900, una lettura doverosa per i lettori accaniti, per i giovani e non solo.

La trama incrdibilmente semplice, quella di un giovane che passa dall’adolescenza all’età adulta nel corso di un weekend, durante il quale si concede una pausa e innumerevoli riflessioni, non ha impedito di rendere questo libro un capolavoro della letteratura americana del secolo scorso.

Innanzitutto per il linguaggio innovativo, uno slang, un linguaggio giovanile perfettamente adeguato al personaggio che lo utilizza, fresco, diretto e dinamico.

In secondo luogo per lo stile dell’autore di descrivere non solo il giovane Holden, nella complessità e nelle sfumature che caratterizzano l’età adolescenziale, ma anche per la capacità di descrivere gli ambienti, le situazioni e le atmosfere caratteristiche della città di New York.

Il protagonista, diretto e sincero nelle sue riflessioni, così come nel linguaggio appunto, era già apparso in racconti precedenti dell’autore, che sentì ad un certo punto l’esigenza di dedicargli un intero romanzo, che lui stesso dichiarò essere in parte autobiografico.

Il romanzo uscì nel 1951 e riscosse subito molto successo, nonostante non tutta la critica lo giudicò positivamente. Anche alcuni lettori non aprrezzarono il modo in cui l’autore affrontasse temi come la religione, in modo molto critico, o il sesso, con troppa disinvoltura.

Sia il linguaggio che il modo di affrontare temi così importanti gli provocarono la censura da parte delle scuole americane; oggi giorno invece il libro è utilizzatissimo come lettura obbligatoria, proprio per il modo diretto con cui affronta la crisi adolescenziale.

Un romanzo non certo leggero da leggere, nonostante la brevità e semplicità della storia, ma che lascia un segno, soprattutto se affrontato nell’età giusta, durante la quale è facile specchiarsi nei pensieri e nelle situazioni in cui si ritrova Holden.

Una frase…

Io abito a New York, e pensavo al laghetto di Central Park,
vicino a Central Park South.
Chi sa se quando arrivavo a casa l’avrei trovato gelato,
mi domandavo, e se era gelato, dove andavano le anitre?
Chi sa dove andavano le anitre quando il laghetto era tutto gelato e
col ghiaccio sopra. Chi sa se qualcuno andava a prenderle con un camion
per portarle allo zoo o vattelapesca dove. O se volavano via.

Contenuti extra

L’approfondimento sul sito Einaudi editore

  • Trama
  • Personaggi
  • Ambientazione
  • Linguaggio
  • Copertina
  • Complesso
3.6

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