Circolo chiuso (La banda dei brocchi #2)

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Circolo chiuso
Circolo chiuso Book Cover Circolo chiuso
I narratori
Jonathan Coe
Romanzo
Feltrinelli Editore
2005
ebook
403

Alle soglie del capodanno del 2000 Claire Newman, reduce da un matrimonio fallito e da un lungo soggiorno in Italia, decide di tornare in Inghilterra, nella sua vecchia città di Birmingham. Pensa sia venuto il momento, dopo più di vent’anni, di scoprire definitivamente cosa sia successo a sua sorella Miriam, scomparsa misteriosamente all’improvviso nel 1978.Tornare a Birmingham significa anche rientrare in contatto con amici e conoscenti persi di vista e riannodare rapporti complessi, quello con suo figlio, per esempio, che aveva deciso di restare a vivere con il padre in Inghilterra. Pochissimi giorni dopo il rientro, incontra per caso un vecchio amico, Benjamin Trotter, in compagnia di una bellissima ragazza, Malvina: Claire sospetta che tra i due possa esserci qualcosa, mentre in realtà Malvina, della quale nulla si sa fino alla fine del romanzo, è innamorata di Paul Trotter, fratello di Benjamin e deputato laburista.Questi e altri personaggi sono delle vecchie conoscenze per chi ha letto La banda dei brocchi, lasciate alla fine del liceo: attorno a loro ruotano eventi privati e pubblici che, con grande naturalezza, formano un impasto unico. Assistiamo all’ascesa di Tony Blair al potere e alla conseguente svolta del partito laburista e delle sue politiche; vediamo il dramma del lavoro sottoposto alla morsa e alle costrizioni della globalizzazione; le conseguenze dell’11 settembre fino alla guerra in Iraq. Insomma, neanche in questo romanzo manca la pienezza cui Jonathan Coe ci ha abituati: infatti, sebbene sia in sé compiuto, preso insieme a La banda dei brocchi (anni settanta) e a La famiglia Winshaw (anni ottanta), il Circolo chiuso rappresenta la conclusione di un grande affresco del recente passato e del presente dell’Inghilterra.“Circolo chiuso è il seguito di un mio precedente romanzo intitolato La banda dei brocchi. Alla fine di questo volume è incluso un riassunto de La banda dei brocchi, per coloro che non lo hanno letto, o che – avendolo letto – lo hanno inspiegabilmente dimenticato.”Jonathan Coe. 

Circolo chiuso è il seguito del celebre La banda dei Brocchi, romanzo di Jonathan Coe scritto agli inizi degli anni 2000.

La banda dei Brocchi ha per protagonisti un gruppo di amici negli anni ’70, adolescenti che crescono e sono alle prese con diverse problematiche personali e non solo. Sullo sfondo l’Inghilterra di quegl’ anni, con la musica protagonista, che accompagna tanto le vicende dei personaggi, quanto gli avvenimenti di cronaca.

Era la fine del 1976, ricordate? Perfino in una terra di nessuno culturale com’era Birmingham si stava spargendo la voce di un nuovo genere di musica che si cominciava a sentire in posti come Londra o Manchester. Si bisbigliavano i nomi di gruppi come i Damned e i Clash e, naturalmente, i Sex Pistols. Era la gloriosa rinascita del singolo da due minuti. 

In Circolo Chiuso, ritroviamo i principali attori del primo volume. Protagonisti ancora i fratelli Trotter, Benjamin e Paul, il primo diventato commercialista, ma ancora con il sogno nel cassetto di pubblicare il suo romanzo, il secondo sceso in politica con i laburisti di Tony Blair. Entrambi hanno ormai una famiglia e rincontrano i vecchi amici, Claire, Philip, Doug, ognuno con la propria carriera e famiglia, tutti a fare i conti con i propri sogni non realizzati.

C’erano sentimenti che non s’indebolivano mai, nonostante il passare degli anni, nonostante tutte le amicizie, i matrimoni e le relazioni che andavano e venivano nel frattempo.

Su tutti, infatti, aleggia l’ombra del passato, da cui sono ancora condizionati ed influenzati, incapaci di lasciarlo andare per intraprendere davvero la propria strada e trovare, se non la felicità, almeno la serenità.

Mi è molto difficile fare il paragone con La banda dei Brocchi, letto troppi anni fa per ricordarne bene la trama, meno che mai lo stile narrativo. In Circolo chiuso, sicuramente è evidente lo stato di immobilità che contraddistingue tutti, desiderosi di realizzarsi, ma incapaci di rischiare.

Aveva l’impressione che la sua vita fosse un nastro che qualcuno aveva riavvolto di circa quindici anni.

Jonathan Coe rappresenta perfettamente un’intera generazione, quella dei ragazzi degli anni ’70, pieni di sogni e di battaglie da combattere, che trent’anni dopo si sono ritrovati a guardarsi indietro e a dover ammettere di aver realizzato poco o nulla.

La prima metà del libro ci presenta i diversi personaggi, le loro vite,i problemi, il ritrovarsi quasi casualmente.

La seconda parte è il passato a farla da padrone, i nodi ancora irrisolti trovano una strada risolutiva, o almeno un chiarimento che possa liberare ciascuno dai propri fantasmi.

<<Non si dimentica mai>> gli disse. <<Proprio quando credi di aver dimenticato tutto, ecco che qualcosa torna a ricordartelo.>>

Sullo sfondo ancora i grandi eventi storici dell’Inghilterra, d’Europa e del mondo di fine anni ’90 ed inizio del nuovo millennio, che stavolta però sono più marginali e non entrano più di tanto nella narrazione.

Il tutto è rappresentato dall’abilissima penna di Jonathan Coe, autore che ho iniziato ad apprezzare proprio ne La banda dei brocchi, che ho amato ne La casa del sonno e che qui ho ritrovato con immenso piacere.

Una frase…

Ogni singola cosa che un essere umano fa a un altro è il risultato di una decisione umana presa ad un certo punto del passato, da quella persona o da qualcun altro, venti o trenta o duecento o duemila anni prima, o forse solo mercoledì scorso.

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