La storia del nuovo cognome

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Storia del nuovo cognome
Storia del nuovo cognome Book Cover Storia del nuovo cognome
Dal mondo
Elena Ferrante
Romanzo
E/O Edizioni
Settembre 2012
ebook
480

L'amica geniale - Volume secondo «Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che – in buona fede certo, con affetto – avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra». Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo dell'Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione. Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori. Le vicende dell’Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un’Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi. Della trama non anticiperemo niente. Storia e forza della scrittura fanno tutt’uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi a ogni pagina. Meglio dunque abbandonarsi a Lila ed Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino. Dell’Amica geniale hanno detto: «È un libro che trabocca dall’anima come un’eruzione del Vesuvio». (Paolo Mauri – La Repubblica) «Una scrittura densa, sotterranea, odorosa. Che incanta come una danza». (Chicca Gagliardo – Glamour) «È un bellissimo Bildungsroman, anzi due, anzi più di due. Il romanzo di una generazione di amici-nemici». (Paolo Di Stefano – Corriere della Sera) «Una meraviglia senza margini e senza generi». (Valerio Calzolaio – Il Salvagente) «Elena Ferrante se ne sta lì a dimostrare che la letteratura può guarire dai mali del presente, curare lo spirito, fungere da antidoto all’affanno di riconoscersi nella contemporaneità di un Paese sempre più respingente». (Titti Marrone – il Mattino) «Ha il respiro lungo della memoria l’ultimo romanzo di Elena Ferrante». (Anna Maria Crispino – Leggendaria) «Se potessi tornare indietro, non lo leggerei, m’è piaciuto troppo». (Marina Vitale – Letteratu.it) «Un testo che va letto e riletto (ma per farlo ancora più tuo lo si dovrebbe copiare e ricopiare)». (Marina Terragni – Via Dogana) «Un’epopea da non perdere». (Bia Sarasini – Società italiana delle letterate) «Elena e Lila. Ciascuna è per l’altra l’amica geniale: una potenzialità inespressa, un pungolo e un rimpianto, un oggetto dell’invidia e un orizzonte del desiderio». (Beatrice Manetti – L’indice dei libri)

Ho letteralmente divorato il secondo volume della saga l’amica geniale, trovandolo molto più coinvolgente e piacevole del primo.

Il racconto dell’amicizia tra le due ragazze, Lenù e Lila, riprende dal 1966 quando la protagonista mette insieme i pezzi di storia vissuti in prima persona, notizie apprese da altri e racconti dell’amica.

Ormai le due ragazze hanno vite completamente diverse, Lila è ormai sposata ed è principalmente sulla sua vita che si concentra il fulcro della storia, mentre quella di Lenu fa solo da sfondo. Ritroviamo però una protagonista più matura in grado di canalizzare la competitività nei confronti dell’amica e soprattutto più consapevole della sua strada e delle sue scelte, non più dettate solo ed esclusivamente sulla voglia di primeggiare e dimostrare qualcosa all’altra. Nonostante continui ad essere molto insicura ed incerta, a farla da padrone indiscusso è la voglia di emanciparsi dalle sue origini e dal suo ambiente attraverso lo studio e la cultura.

La scrittrice in questo caso riesce a rappresentare perfettamente l’incertezza, lo scoraggiamento e tanti altri sentimenti che invadono la protagonista nel suo sforzo di emanciparsi e nel suo sentirsi sempre inferiore a paragone non più della sua amica, che ha carattere e inclinazioni diverse,ma nei confronti di chi vive e viene fuori da un ambiente più colto e strutturato. Lo studio le permette di entrare in contatto con persone e situazioni diverse, nelle quali esce fuori la discrepanza tra lo studio nozionistico e quel qualcosa in più che può darti solo l’origine, la crescita in ambienti più stimolanti e colti.

Troviamo anche in questo volume uno spaccato su Napoli, stavolta più ampio, si varcano i confini del rione, si incontrano strade, quartieri e luoghi diversi e nuovi.

Il tutto rende il libro molto più gradevole, abbandonando quell’aspetto stucchevole del primo e lasciando spazio invece ad una storia varia che non manca di colpi di scena, alcuni forse un po’ forzati, ma che ancora una volta sono la perfetta rappresentazione di ambienti e dinamiche.

Insomma libro consigliato anche a chi non si è entusiasmato con il primo.

  • Trama
  • Personaggi
  • Linguaggio
  • Ambientazione
  • Complesso
3.8

Consigliato

anche a chi non si è entusiasmato con il primo volume

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