34 anni dalla scomparsa di Elsa Morante

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Elsa Morante

Ricorre oggi l’anniversario della morte della grande Elsa Morante, prima scrittrice donna a vincere il Premio Strega, nel 1957.

Nata nell’agosto del 1912 a Roma, fu concepita fuori del matrimonio, come anche i suoi fratelli minori, ma riconosciuta del marito di sua madre.

Forse proprio per la situazione familiare anomala, lasciò, finito il liceo, la casa natale e tentò di mantenersi da sola, proseguendo anche gli studi letterari. Purtroppo dopo poco fu costretta ad abbandonare l’università per intensificare piccoli lavori, come lezioni private di italiano e latino o piccole collaborazioni con giornali e riviste.

Sin da piccola aveva manifestato grande passione per la scrittura, come anche alcuni dei suoi fratelli minori, e nel corso degli anni ’30 collaborò con riviste quali “Il corriere dei piccoli” e “Il Meridiano di Roma“, fino ad approdare ad “Oggi“.

Sempre nel corso di questi anni conobbe Alberto Moravia che sposò nel 1941, anno della pubblicazione del suo primo volume Il gioco segreto.

Sino ad allora la sua produzione si era limitata a testi per bambini, fiabe e racconti; finalmente nel 1943 iniziò la stesura del suo primo romanzo, che a causa della guerra e del fascismo, terminò e pubblicò solo nel 1948. Menzogna e sortilegio, questo il titolo dell’opera, vinse il premio Viareggio ed incontrò subito il favore della critica.

Il matrimonio alternò momenti di complicità a momenti di crisi, ma le permise di frequentare molti intellettuali dell’epoca quali Bassani, Bertolucci, Saba e Pasolini; la stessa Natalia Ginzburg intervenne per far pubblicare da Einaudi il suo primo libro.

Raggiunta una stabilità economica, oltre a viaggiare molto, Elsa Morante si dedicò al suo secondo romanzo L’isola di Arturo. Pubblicato nel 1957, le permise di ottenere il Premio Strega, per la prima volta ad una donna, ottenendo un successo ancora maggiore del primo.

Continuò a viaggiare per il mondo intraprendendo in questi anni relazioni che la portarono a chiudere definitivamente il suo matrimonio, pur senza mai divorziare.

La morte improvvisa del pittore Bill Morrow, cui era sentimentalmente legata, la gettò in un periodo tormentato, in cui la paura della vecchiaia e della morte ebbero il sopravvento, allontanandola anche parzialmente dalla scrittura.

Negli anni ’60, infatti, uscirono una raccolta di racconti Lo scialle Andaluso ed una di prosa e poesia, Il mondo salvato dai ragazzini e altri poemi (Einaudi). Iniziò anche la stesura, mai terminata, di un nuovo romanzo dal titolo Senza il conforto della religione.

Un terzo romanzo, ispirato a questo, uscì invece nel 1973, raccogliendo molto successo nel pubblico, ma lasciando fredda la critica: La storia.

Negli anni ’80, durante la scrittura del suo ultimo romanzo Aracoeli, l’autrice si fratturò il femore. Non si riprese mai del tutto da questo incidente, che limitò i suoi movimenti, costrigendola a letto. Pubblicata l’opera tentò il suicidio, ma pur salvata continuò ad avere problemi di salute fino alla morte sopraggiunta per infarto nel 1985.

Nei suoi scritti rimane predominante il tema della maternità a cui rinunciò, ma che non smise mai di rimpiangere; così come quello dell’importanza della letteratura come mezzo per esprimere il proprio dissenso dalla realtà, espresso nel saggio Pro o contro la bomba atomica del 1965.

Opere Principali di Elsa Morante

  • 1941 – Il gioco segreto
  • 1942 – Le bellissime avventure di Caterì dalla Trecciolina
  • 1948 – Menzogna e sortilegio
  • 1957 – L’isola di Arturo
  • 1958 – Alibi
  • 1963 – Lo scialle andaluso
  • 1968 – Il mondo salvato dai ragazzini e altri poemi
  • 1974 – La Storia
  • 1982 – Aracoeli

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