Gabriel García Márquez

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Gabriel Garcia Marquez

Oggi è l’anniversario della nascita di un colosso della letteratura internazionale,  premio Nobel nel 1982: Gabriel García Márquez.

Gabriel José de la Concordia García Márquez nacque nel 1927 ad Aracataca, piccolo villaggio fluviale della Colombia settentrionale; primogenito di ben 16 figli, crebbe con i nonni materni fino alla scomparsa del nonno, nel 1936.

Si trasferì quindi a  Barranquilla dove studiò fino al 1947, quando si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza e scienze politiche di Bogotà, abbandonata poi per scarso interesse.

Proprio al suo primo anno di università risale la pubblicazione del primo racconto La tercera resignación sulla rivista El Espectator. Una volta abbandonata l’università si trasferì a Cartagena, dove iniziò la carriera di giornalista per El Universal. Inizia così la sua carriera di reporter e critico cinematografico,che lo portò in diverse città seguendo le collaborazioni con diverse riviste americane ed europee. Dopo la salita al potere di Fidel Castro visitò Cuba e divenne amico del dittatore. Questo gli procurò non poche critiche e la rottura dei rapporti con illustri colleghi e lo costrinse ad abbandonare gli Stati Uniti alla volta del Messico, dove tornò a dedicarsi alla scrittura.

Pubblicò in questi anni altri racconti, ma solo nel 1962 diede vita al suo primo libro I funerali della Mama Grande. Si comincia a delineare il fantastico mondo di Macondo, paese immaginario che deve il suo nome ad una zona vicino al suo paese di origine.

Nel 1967 pubblicò Cent’anni di solitudine, romanzo che lo ha consacrato come uno dei più grandi scrittori del secolo. E’ infatti considerato il secondo capolavoro più importante della letteratura spagnola dopo il Don Chisciotte della Mancia di Cervantes.

Nei primi anni ’70 abbandonò la scrittura per dedicarsi al giornalismo sul campo, soprattutto al colpo di stato in Cile e la dittatura di Pinochet. Tra la metà degli anni ’70 e gli anni ’80 pubblicò altri famosi capolavori quali  L’autunno del patriarca, Cronaca di una morte annunciata, L’amore ai tempi del colera, che lo porteranno nel 1982 ad ottenere il premio più ambito, il Nobel per la letteratura.

Negli anni successivi si interessò della guerra che insanguinava il suo paese di origine, tra governo, narcotrafficanti e guerriglieri. Mantenne un ruolo di primo piano come mediatore per la pace fino agli anni 2000 quando, colpito dalla malattia, colse l’occasione per tornare a scrivere.

Pubblicò in questi anni Vivere per raccontarla, autobiografia e  Memoria delle mie puttane tristi (2004), ultimo romanzo prima della morte in Messico nel 2014 all’età di 87 anni.

García Márquez è uno dei maggiori scrittori in lingua spagnola. Tra gli anni ’60 e ’70 ha contribuito al boom letterario latinoamericano, che continua ancora oggi con autori come Allende e Coelho.

Il suo stile è scorrevole, ma caratterizzato da articolate strutture narrative che intrecciano realtà e fantasia, storia e leggenda, offrendo diverse chiavi di lettura e rimanendo in equilibrio tra reale e fantastico.

Un elenco dei suoi libri più importanti è offerto da Libriamo.

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