La voce delle cose perdute

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La voce delle cose perdute
La voce delle cose perdute Book Cover La voce delle cose perdute
Sophie Chen Keller
Romanzo
Editrice Nord
29 Marzo 2018
ebook
336

La storia di un bambino e del libro che gli fece ritrovare la felicità «Lo stile è semplice ma meraviglioso, come si evince dai lampi di sottile umorismo diffusi nel romanzo. » Kirkus Reviews «Un libro di rara eleganza.» Newark Star-Ledger «Incantevole... Un viaggio delizioso in una New York che ancora non conoscete. » Minneapolis Star Tribune Una sera d’inverno, una vecchia mendicante gira per le strade di New York in cerca di un riparo, quando una donna apre la porta della sua pasticceria e la invita a passare lì la notte. La mattina dopo, la mendicante è scomparsa, lasciando in dono un libro illustrato. In breve tempo, la pasticceria diventa la più frequentata della città, perché da quel giorno i dolci non sono solo deliziosi: i biscotti curano i reumatismi, le gallette migliorano l’umore e la torta paradiso fa dimagrire… finché, un giorno, il libro sparisce. Walter odia le parole. Soffre di un disturbo che gli impedisce di articolare bene i suoni e, un giorno, stanco delle prese in giro dei coetanei, ha smesso di provarci. Ha deciso di chiudere la bocca e aprire gli occhi. Adesso, a dodici anni, Walter osserva e nota cose che sfuggono alla maggior parte delle persone, distratte da chiacchiere inutili. Ed è diventato bravissimo a ritrovare le cose perdute. Ecco perché, quando il libro della madre scompare, lui si lancia nella ricerca con l’aiuto del suo unico amico, Milton, un Labrador grassoccio e intraprendente. Insieme, Walter e Milton si avventurano negli angoli dimenticati di New York, incontrando persone che per gli altri sono invisibili: dalla donna che tutte le mattine raccoglie le lattine per strada a una coppia delusa dal mondo, che si è ritirata in un stazione abbandonata della metropolitana. Grazie alle loro storie, Walter scoprirà generosità e speranza, solitudine e rimpianti, ma soprattutto capirà che la vita è un dono troppo prezioso per guardarla scorrere. E così riuscirà non solo a trovare le magiche pagine del libro perduto, ma pure la forza di aprirsi agli altri e di dare voce ai suoi sogni. È capitato a tutti noi di avere l’impressione di aver perso qualcosa, di sentirci soli e incompresi. Questo romanzo ci ricorda che, nonostante tutto, c’è tanta speranza nel mondo. E che basta avere il coraggio di guardarsi intorno con occhi nuovi e ascoltare il nostro cuore per ritrovare ciò che abbiamo smarrito.

Un po’di delusione da questo romanzo, La voce delle cose perdute dell’autrice americana di origini cinesi, Sophie Chen Keller.

La storia ha per protagonista un bambino, rimasto orfano di padre, che non ha mai conosciuto, che vive con la madre sopra la pasticceria “magica” che quest’ultima gestisce nella città di New York.

Mia madre, Lucy Lavender, diceva sempre che ero identico a mio padre, Walter Lavender Sr, che avevo i suoi stessi occhi e la stessa disponibilità all’ascolto, la stessa curiosità rispettosa e cortesia.

Walter non riesce a parlare, ha difficoltà a comunicare con la voce ed è cresciuto nella costante ricerca del padre mai conosciuto. All’età di 12 anni inizia per gioco a trovare oggetti che le persone perdono, fino a farne un vero e proprio lavoro del doposcuola. Durante una delle sue ricerche trova un cagnolino, che la padrona non vuole più e che diventa il suo più fedele seguace e compagno Milton.

Ero intrappolato nel mio ruolo di osservatore, separato da chiunque altro e incapace di fare parte della storia

Un giorno scompare dalla pasticceria il libro “magico” che ha dato vita al negozio: una storia illustrata che regalata alla madre di Walter da una senzatetto cui aveva offerto ospitalità in una notte fredda. Il libro rappresenta il motore per il successo dell’attività, oltre che il legame del ragazzo con il padre scomparso.

Il bambino si tuffa così nella ricerca dei disegni che costituiscono le pagine del libro, nei meandri dei New York, tra persone sole e dimenticate.

La prima parte della storia sembra carina, è scorrevole, presenta i personaggi, racconta le diverse ricerche di Walter e del suo cane, sembra promettere bene. La seconda invece, quando viene intrapresa la ricerca del libro scomparso, diventa pesante e noiosa. Compaiono personaggi strani, che poco hanno a che vedere con il bambino, certe situazioni sono forzate, molte e lunghe le descrizioni che nulla aggiungono alla storia, ma di certo rallentano la narrazione.

Verso la fine c’è di nuovo una svolta che sembra cambiare le carte in tavola e fa diventare il finale un pizzico meno scontato, ma personalmente non è riuscita a togliere quella sensazione di pesantezza che si è impossessata di me dalla metà del libro.

Sinceramente, dalle prime pagine, mi aspettavo di più da questo romanzo.

Una frase…

Gli oggetti smarriti sono ponti. Sono legami con un altro tempo, un altro spazio, un’altra persona o un sentimento….

Contenuti extra

Sulla pagina facebook dell’editore Nord il video di presentazione del romanzo La voce delle cose perdute.

  • Trama
  • Personaggi
  • Ambientazione
  • Linguaggio
  • Copertina
  • Complesso
2.7

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