Le signore in nero

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Le signore in nero
Le signore in nero Book Cover Le signore in nero
Narratori moderni
Madeleine St John
Romanzo
Garzanti
6 giugno 2019
ebook
192

«Siamo negli anni Cinquanta, all'alba di un decennio ribelle, decisivo per le lotte di libertà e indipendenza delle donne. Leggere Le signore in nero significa farsi catturare dal luccichio di un tempo e di un luogo lontani eppure immediatamente familiari.» Dalla prefazione di Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega Sii più intelligente che puoi, è la cosa migliore che tu possa fare. Sydney 1950. Sui manichini spiccano le gonne a balze e i corpetti arricchiti degli accessori più preziosi. Ma Goode’s non sono solo i più grandi magazzini della città, dove trovare l’abito all’ultima moda. Per quattro donne che lavorano sono anche l’unica occasione di indipendenza. Mentre con le loro eleganti divise di colore nero consigliano le clienti su tessuti e modelli, nel loro intimo coltivano sogni di libertà, di un ruolo diverso da quello di figlia, moglie e madre. Lesley sogna di continuare a studiare, anche se il padre non ne vuole sentir parlare. Poi c’è Patty che solo sul lavoro sente di valere qualcosa, mentre a casa il marito la tratta come fosse trasparente. Anche per Fay andare al grande magazzino ogni mattina significa sentirsi meno sola. A sorvergliarle come una madre c’è Magda: le sprona a inseguire i loro desideri e a trovare il proprio stile nel vestire, a coltivare l’idea che una donna possa raggiungere qualsiasi obiettivo. Per tutte è in arrivo un tempo di grandi cambiamenti e opportunità inaspettate. Tra un party, un nuovo vestito e nuove consapevolezze, Lesley, Patty, Fay e Magda vivranno il momento magico in cui si decide chi si vuole essere davvero. Madeleine St. John è una delle più grandi autrici del Novecento. È stata la prima autrice australiana candidata al Man Booker Prize. Da questo libro è stato tratto un film di successo diretto da Bruce Beresford, regista di A spasso con Daisy. Il femminismo è il fil-rouge che attraversa tutti i suoi romanzi, precursori di un’epoca di cambiamento. Protagoniste delle sue storie sono le donne: donne forti che inseguono i loro sogni, donne che cercano il loro posto nel mondo, ieri come oggi.

Le signore in nero, romanzo breve e coinvolgente, scritto anni fa dall’australiana Madeleine St John, ma tradotto solo ora in Italia.

Mi ha incuriosito già prima di arrivare in libreria e le attese sono state ben ripagate.

I grandi magazzini

Siamo negli anni ’50 in un grande magazzino di Sydney. Sono gli anni della diffusione in tutto il mondo di questo nuovo concetto di fare shopping, oggigiorno soppiantato dai centri commerciali.

Le grandi porte d’ingresso di F.G. Goode’s, tutte mogano e vetro, si aprivano puntualmente alle nove e cinque di ogni mattina, dal lunedì al sabato, e per il resto della giornata, fino alle cinque e mezzo del pomeriggio (tranne il sabato, in cui si chiudeva a mezzogiorno e mezzo), le signore entravano piene di desideri e uscivano soddisfatte.

Si parte da profumi e gioiellerie al piano terra, per arrivare al terzo piano, quello dei vestiti da donna di lusso, con un’area di modelli unici, per le più ricche ed esigenti.

Un ambiente sfavillate di vetrine e lusso, reso ancora più luminoso dagli addobbi natalizi presenti quando inizia il racconto nel mese di dicembre.

Ci accompagnano in questo magico mondo dello shopping quattro commesse del terzo piano, Le signore in nero, vestite identiche, ma con vite e caratteri diversi. Patty sposata e desiderosa di un figlio, Fay single in cerca dell’uomo giusto, Lesley lavoratrice temporanea in attesa di proseguire gli studi, infine Magda, europea invidiata per le sue origini e perchè addetta al reparto degli abiti esclusivi.

L’autrice è bravissima a farci immergere nel mondo sfavillante dei grandi magazzini, sembra di camminare tra i corridoi e di immergersi nello shopping.

Entriamo nelle vite delle quattro protagoniste, con leggerezza e semplicità. L’autrice ci mostra le loro vicissitudini nei mesi più caldi del lavoro, quello appunto di Natale e del mese successivo, quello dei saldi.

Ogni piano del grande edificio offriva lo stesso spettacolo di cui erano protagoniste centinaia di donne le quali, abbandonata ogni prudenza, dimentiche della loro dignità, combattevano per il diritto di possedere abiti, gonne, maglie, scarpe, camicette e cappelli a prezzi stracciati.

Non sono molto amiche, ma semplici colleghe di lavoro, che quindi restano fuori dai problemi l’una dell’altra, pur notandone i cambiamenti ed i turbamenti.

Ho trovato piacevolissima questa lettura, non un grande romanzo, ma sicuramente un racconto coinvolgente, semplice e delicato, con protagonisti forti in grado di uscire dalle difficoltà.

Deliziosa la penna, sia per il linguaggio semplice, che per la capacità descrittiva, in grado di far cogliere le sfumature, senza descrizioni prolisse e futili.

Aspettative confermate e libro assolutamente consigliato, ovviamente alle donne, come indicato anche in questo articolo dell’editore Garzanti,che ne illustra 5 validi motivi per la lettura.

Una frase…

..ciò che coglieva, in modo ancora vago, bizzarro e del tutto improvviso era che la moda poteva essere… sì, insomma…poteva essere arte.

Contenuti extra

Qualche informazione in più nell’articolo pubblicato su Il Libraio, Le signore in nero possono raggiungere qualsiasi obbiettivo.

Il film

Da questo libro è stato tratto il film Ladies in black del 2018, diretto da Bruce Beresford, regista di A spasso con Daisy.

Nel ne esiste una versione doppiata in italiano ed è disponibile a noleggio o in streaming solo sottotitolato.

  • Trama
  • Personaggi
  • Ambientazione
  • Linguaggio
  • Copertina
  • Complesso
4

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