Ninfa dormiente (Teresa Battaglia #2)

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Ninfa dormiente
Ninfa dormiente Book Cover Ninfa dormiente
LA GAJA SCIENZA
Ilaria Tuti
Thriller
Longanesi
27 maggio 2019
ebook
480

Con la sua protagonista, Ilaria Tuti fa il miglior regalo che uno scrittore possa fare ai suoi lettori: qualcuno cui affezionarsi.
Donato Carrisi, Corriere della Sera
Ilaria Tuti sa conquistare e mantenere alta l'attenzione dei lettori.
Claudia Morgoglione, Robinson - La Repubblica
Il primo romanzo di Ilaria Tuti, Fiori sopra l'inferno, è un thriller. Ma racconta, attraverso il mistero e la morte, la vita.
Antonella Lattanzi, Vanity Fair
Un thriller che entra nelle pieghe dell'animo, e ci fa scoprire un'autrice da seguire attentamente.
Marta Cervino, Marie Claire
Una vicenda piena di colpi di scena con una scrittura tesa, rapida e che sa sfruttare l'ambientazione a dovere: le montagne, la natura primitiva, il bosco.
Alberto Grandi, Wired.it
 Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne. Violenze sepolte dal tempo e che d’improvviso riaffiorano, con la crudele perentorietà di un enigma. Ma ciò che ho di fronte è qualcosa di più cupo e più complicato di quanto mi aspettavo. Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno. Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa. Dopo Fiori sopra l’inferno – l’esordio italiano del 2018 più amato dai lettori – torna la straordinaria Teresa Battaglia: un carattere fiero e indomito, a tratti brusco, sempre compassionevole. Torna l’ambientazione piena di suggestioni, una natura fatta di boschi e cime montuose, di valli isolate e di bellezze insospettabili. Tornano soprattutto il talento, l’immaginazione e la scrittura piena di grazia di una grande autrice.

Il secondo episodio della serie con protagonista il commissario Teresa Battaglia, dalla penna di Ilaria Tuti: Ninfa dormiente. Un thriller mozzafiato, imprevedibile ed avvincente fino al finale con un’insolita coppia protagonista.

Il commissario Teresa Battaglia, donna sessantenne, che ha deputato la propria vita al lavoro e che ora si sente abbandonata dall’unica cosa al mondo a cui si sia mai concessa di appoggiarsi: la propria mente.

Cuore e anima, come lei. E determinazione, una forza vitale che a volte sembrava schiacciare chi aveva accanto, ma che invece all’ultimo momento lo afferrava e lo sollevava per portarlo sulle sue vette.

L’ispettore Marini, costretto a scontrarsi con un passato che non riesce a lasciarsi alle spalle, pieno di colpe di cui non riesce a perdonarsi.

Sono due opposti, eppure legati da qualcosa di indefinito, un legame madre figlio che li sconvolge nel profondo. Il commissario, che dietro la corazza di capo integerrimo e autorevole, sente l’istinto di dover proteggere il suo sottoposto. L’ispettore che dal canto suo cerca di proteggerla e contemporaneamente si appoggia all’affetto di una figura femminile di riferimento che gli è sempre mancata.

Intorno ai due la storia che si ambienta ancora una volta sui monti. Stavolta non troviamo paesaggi innevati, ma fitti boschi che con i loro suoni, odori e misteri rendono l’atmosfera particolare e suggestiva.

Tantissimi i riferimenti storici e scientifici. E’ incredibile il dettaglio e lo studio che l’autrice deve aver effettuato per realizzare questa storia. Come scrive lei stessa, ha cercato di riportare eventi reali, romanzandoli solo leggermente e calandoli nella storia. Uno studio dettagliato ed approfondito che è davvero invidiabile, oltre che apprezzabile ed apprezzato.

Dall’inferno era sbocciato un fiore. Questa era la lezione della Storia. Ci voleva tempo, ma la natura poneva sempre rimedio alle storture dell’animo umano. Le seppelliva sotto nuova vita. In una guerra perdono tutti, pensò. La colpa si mischia spesso con l’innocenza. Chi era venuto dopo, come lei, a chi l’aveva vissuta sulla propria pelle doveva solo un rispettoso silenzio.

La storia è complessa e ben sviluppata su intrecci costruiti con maestria.

Eccoli, pensò Teresa, i due lati di questa storia: tenebra e luce, morte e amore.

Quello che posso criticare a titolo totalmente personale è la troppa descrizione ed introspezione per un romanzo del genere. Molto spesso l’autrice si dilunga nel descrivere pensieri ripetitivi, situazioni ed atmosfere ricche di particolari, che però distraggono solo dalla narrazione principale. Sarebbero perfette in un romanzo, ma stonano all’interno di un thriller dal ritmo serrato quale è Ninfa dormiente.

Una frase…

Non conosciamo mai veramente noi stessi, né chi abbiamo accanto. Possiamo definirci in molti modi, ma alla fine sono le nostre scelte davanti a un bivio a mostrare chi siamo. O il segreto che nascondiamo.

Contenuti Extra

Dal sito dell’editore Longanesi, il video di presentazione di Ninfa dormiente

  • Trama
  • Personaggi
  • Ambientazione
  • Linguaggio
  • Copertina
  • Complesso
3.8

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