La miscela segreta di casa Olivares

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La miscela segreta di casa Olivares
La miscela segreta di casa Olivares Book Cover La miscela segreta di casa Olivares
Bestsellers
Giuseppina Torregrossa
Fiction
Edizioni Mondadori
4 Marzo 2014
ebook
336

Palermo, 1940. Profumo di caffè appena tostato. Il cuore della famiglia Olivares batte nella bottega di torrefazione dove questa storia ha inizio. Qui infatti cresce Genziana, fiduciosa in un futuro prospero e tranquillo. Ma proprio quando la ragazza si appresta a veder fiorire la sua giovinezza irrompe la guerra, e con essa la fame e la distruzione destinate a cambiare per sempre le sorti della città. Improvvisamente Genziana si ritrova sola. Palermo, intorno, è un immenso teatro di macerie. Non le resta che iniziare il suo lungo cammino, che la porterà lontano senza mai allontanarsi dai Quattro Mandamenti di Palermo. Una folla di personaggi umili ma capaci di profonda umanità, l’incontro con una donna venuta dal Nord, le attenzioni del mafioso Scintiniune, l’amore per Medoro: tutto sarà per lei lievito di cambiamento. Eppure, solo ascoltando il proprio respiro Genziana troverà quello che cerca. Solo tostandosi, come un chicco verde di caffè, e poi aprendo il guscio potrà sprigionare il proprio aroma…

Finalmente ho terminato questo libro, impiegando tempo, ma con piacere. La storia di una famiglia che vive grazie alla torrefazione del caffè, in un piccolo vicolo di Palermo a ridosso della seconda guerra mondiale. L’autrice siciliana ed immagino palermitana, presenta i luoghi di questa città, prima in tutto il suo splendore, poi sofferente per le bombe e la distruzione che gli alleati e gli invasori lasciano dietro di sè. Sembra soffrire anche lei assieme alla città che stenta a rialzarsi e descrivendone le piaghe e i colori, le strade e gli odori sembra farcela attraversare ed esplorare.

Così come descrive il processo di preparazione del caffè fino quasi a farcene sentire l’odore e il sapore… Descrive ma senza stufare, presentandoti ambienti oggetti e persone in profondità, senza risultare ripetitiva, prolissa e alla fine noiosa. Il linguaggio è semplice e scorrevole, le metafore perfettamente impiegate così da riuscire a far vedere al lettore esattamente quello che immagina al momento di scrivere. Non mancano i vocaboli e le espressioni in siciliano, che a parte essere ben chiarite da un dizionario in fondo al libro, sono ben distribuite da non disturbare chi non è in grado di comprenderle, ma utili allo scopo di farti immedesimare ancora meglio nella sua terra. Nulla è lasciato al caso, tutto è dettagliato e curato, come dicevo senza esagerazioni che possono stonare.

La storia va avanti senza guizzi particolari, con un finale a tratti prevedibile, ma non scontato, ma si fa leggere con piacere fino all’ultima pagina e non manca di riservare qualche sorpresa. Si osserva la vita di questa famiglia, dei suoi personaggi , dei vicini e di tanti I personaggi sono ben costruiti anche solo per fare da sfondo alla protagonista che cresce con la guerra e le sue tragedie. Forse tanti aspetti sarebbero potuti essere approfonditi, sicuramente ne sarebbe uscito un romanzo più lungo e complesso, ma non sarebbe stato quello che voleva l’autrice, che si limita a raccontare una storia semplice tuttosommato facendocela vivere senza disturbare, come spettatori coinvolti.

Mi è piaciuto questo ulteriore spaccato d’Italia, del sud, stavolta in piena guerra; sicuramente tornerò ad apprezzare l’autrice.

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