L’effetto farfalla (Sezione Q #5)

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L'effetto farfalla
L'effetto farfalla Book Cover L'effetto farfalla
Farfalle
Jussi Adler-Olsen
Thriller
Marsilio Editori spa
15 Settembre 2015
ebook
558

Il quinto caso della Sezione Q Marco ha solo quindici anni ma non ha mai avuto un’infanzia. È cresciuto in una banda di criminali il cui capo, il cinico e violento Zola, lo obbliga a un’esistenza squallida fatta di accattonaggio e piccoli furti. Ma non ha mai accettato quel destino, e un giorno riesce a disertare. Quando s’imbatte in un terrificante segreto che Zola e i suoi sono disposti a tutto pur di mantenere tale, la sua fuga si trasforma in una lotta per la vita. Quello che Marco non sa è che la sua famiglia non è la sola a volerlo morto. Banchieri, diplomatici e alti funzionari statali sono coinvolti in una truffa insanguinata che allunga i suoi tentacoli fino alla giungla dell’Africa centrale, e temono di cadere uno dopo l’altro come tessere di un gioco del domino se lui racconterà quello che ha visto. Neppure Carl Mørck, alla guida della Sezione Q, è disposto a lasciarsi sfuggire il ragazzino dallo sguardo ardente incrociato per caso nelle strade di Copenaghen, e insieme ai suoi assistenti - la fantasiosa Rose e il sempre più misterioso Assad - è deciso a interrompere quella fatale catena di eventi.

L’effetto farfalla è il quinto episodio della serie Sezione Q di Copenaghen, con protagonista Carl Mørck, finora quello che mi ha coinvolto i più.

La struttura narrativa è classica di questa serie: il racconto delle indagini si alterna con quello della vittima e dei colpevoli, con continui salti temporali.

Protagonista è un ragazzino di 15 anni di nome Marco, che dall’Italia è arrivato in Danimarca con un “clan”, gestito dallo zio. Un gruppo di adulti che pian piano si è sfoltito, volontariamente o con la forza ed alcuni ragazzini costretti a chiedere l’elemosina e a rubare.

La risposta era sempre che Zola, suo fratello, voleva i bambini per strada e così si doveva fare, perché Zola era il capo indiscusso, il tiranno del clan.

L’effetto farfalla è caratterizzato comunque da una buona dose di violenza, ma meno rispetto agli episodi precedenti, come La battuta di caccia.

Marco è appassionato di libri, vorrebbe studiare, capisce che la vita non è quella che si fa in comunità, con il padre e lo zio, sa essere onesto, distinguere il bene dal male. Perciò si ribella e scappa. E’ un ragazzo intelligente, furbo e seguiamo la sua fuga per le vie della città mentre è braccato da un numero crescente di persone, cattive e buone.

Quel ragazzo era il battito d’ali di una farfalla in Sudamerica che poteva scatenare un uragano in Giappone. Era quello che rovesciava la prima tessera del domino provocando la caduta di tutte le altre.

La sua fuga si intreccia con un’indagine finita per caso nelle mani della sezione Q. Ritroviamo Rosie meno folle e più concentrata sulle indagini. Assad reduce dall’incidente che non perde il suo spirito investigativo, in grado di strappare una risata con i suoi strafalcioni linguistici e le sue metafore con protagonisti i cammelli.

No, Carl, non ci credo: un cammello tutto solo all’abbeveratoio non fa i piccoli.» Carl sollevò le sopracciglia. Assad cominciava a ritornare quello di un tempo, grazie a dio. Esisteva un argomento al mondo in cui non riusciva a infilare i suoi dannatissimi cammelli?

Carl invece è alle prese con problemi di cuore e problemi lavorativi, ce ne viene mostrato un lato ancora più umano.

Una frase…

Chi non conosce lo tsunami emotivo che travolge l’esistenza, nel momento in cui si prende coscienza della morte di una persona cara, non ha mai perduto nessuno o non ha mai amato.

La serie

L’effetto farfalla è il quinto episodio della serie Sezione Q di Copenaghen scritto da Jussi Adler-Olsen

  • Trama
  • Personaggi
  • Ambientazione
  • Linguaggio
  • Copertina
  • Complesso
3.9

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